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Pellicola protettiva bagagli in aeroporto: pro e contro

La pellicola per bagagli è una soluzione pratica e diffusa, capace di ridurre i rischi legati ai viaggi aerei ma non va considerata come indispensabile in ogni circostanza. La scelta infatti dipende dallo stile di viaggio e dalle priorità personali. Chi vuole viaggiare senza pensieri può considerarla una piccola spesa utile, chi invece preferisce risparmiare può affidarsi a valigie più robuste o a soluzioni alternative come coperture in tessuto riutilizzabili. Di seguito vi forniremo tutte le informazioni utili prima di provvedere all’avvolgimento dei bagagli.

Indice

Cellophane o pellicola per avvolgimento bagagli: in cosa consiste

La pellicola per bagagli che troviamo negli aeroporti è una variante del classico cellophane o cellofan, materiale che la maggior parte di noi conosce come film trasparente e sottile usato per imballaggi. Questo venne inventato nel 1908 dallo scienziato svizzero Jacques Brandenberger, che cercava una soluzione per rendere i tessuti più resistenti ai liquidi. Dopo vari tentativi, sviluppò un film di cellulosa rigenerata capace di essere flessibile, trasparente e impermeabile, che prese il nome di cellophane. Negli anni successivi, la formula venne migliorata e adattata a diversi impieghi, dal confezionamento alimentare fino al settore industriale. Oggi, quello che si usa negli aeroporti non è più il cellophane originale ma una versione più moderna e resistente in polietilene o materiali plastici simili che aderisce meglio alle superfici e garantisce una protezione maggiore. Questo è particolarmente utile per la logistica, il trasporto merci e la protezione dei bagagli durante i viaggi in aereo.

Quanto costa la pellicola per bagagli e dove si acquista

Il costo della pellicola per bagagli varia a seconda della modalità scelta per applicarla. Se si decide di pellicolare direttamente in aeroporto, i prezzi oscillano mediamente tra i 7 e i 12 euro a valigia. La cifra può cambiare in base allo scalo e al tipo di servizio perché alcuni includono anche un’assicurazione in caso di smarrimento. Al momento dell’acquisto dunque è opportuno farsi spiegare i termini di garanzia. Sicuramente è l’opzione più rapida e comoda, adatta a chi parte di rado o non ha tempo di organizzarsi prima. Chi preferisce il fai da te può acquistare un rotolo di cellophane da imballaggio nei negozi di articoli per traslochi o su piattaforme online. I prezzi variano dai 3 ai 10 euro a rotolo, a seconda della qualità e della lunghezza. Con un singolo rotolo di lunghezza standard di solito è possibile pellicolare più bagagli. L’operazione richiede tempo e spazio, oltre a una certa manualità per garantire un avvolgimento uniforme.

Perché si mette la pellicola sulle valigie?

Molti passeggeri, arrivati in aeroporto, decidono di ricorrere all’avvolgimento dei bagagli. Una delle motivazioni più comuni riguarda la protezione esterna della valigia. Durante i viaggi aerei, infatti, le valigie passano di mano in mano, vengono caricate e scaricate da carrelli, trasferite su nastri trasportatori e sistemate nelle stive degli aerei insieme a centinaia di altri bagagli. Tutti questi passaggi aumentano la possibilità che la superficie subisca graffi e segni, che la chiusura lampo si rompa o che il tessuto si sporchi. Un’altra ragione importante è la protezione da umidità e pioggia. Nei trasferimenti, soprattutto quando i bagagli rimangono esposti all’esterno, l’acqua può rovinare le valigie in tessuto o penetrare attraverso le cerniere. La pellicola funge da barriera temporanea che riduce questo rischio. Inoltre, benché la pellicola non sia un antifurto, rappresenta comunque un ostacolo in più per chi volesse aprire una valigia velocemente. Non a caso, molti viaggiatori scelgono di pellicolare il proprio bagaglio quando partono da aeroporti affollati o quando temono eventuali manomissioni.

Come “pellicolare” la valigia?

La soluzione più immediata è utilizzare i macchinari presenti direttamente in aeroporto, spesso posizionati nelle aree check-in o lungo i corridoi principali. Si tratta di postazioni automatiche che avvolgono in pochi secondi la valigia con diversi strati di cellofan per imballaggio, garantendo un risultato uniforme e resistente. Il costo viene pagato sul posto e comprende l’intera operazione, che dura meno di un minuto. Chi invece preferisce organizzarsi in anticipo e optare per il fai da te, può seguire un procedimento semplice:

  1. posizionare la valigia in piedi, su una superficie stabile;
  2. iniziare ad avvolgere la pellicola partendo dalla base e risalendo gradualmente;
  3. fare più giri sulle parti delicate come manici, cerniere e angoli;
  4. assicurarsi che lo strato finale aderisca bene.

In entrambi casi, ovviamente è necessario provvedere a questa operazione prima del check-in.

I vantaggi della pellicola protettiva per i bagagli

L’uso della pellicola, quindi, offre diversi benefici che spiegano il suo successo tra viaggiatori di tutto il mondo. Primo fra tutte la protezione estetica, infatti la valigia rimane intatta, senza graffi o macchie, anche dopo lunghi trasferimenti e più scali. Inoltre, contribuisce a mantenere la superficie pulita, un dettaglio che fa la differenza soprattutto per chi utilizza valigie chiare o in tessuto. Sapere che il proprio bagaglio è stato sigillato dà anche maggiore tranquillità al passeggero. Considerate poi che si possono incelofanare anche altri oggetti oltre alle valigie, come l’equipaggiamento sportivo ingombrante (ad esempio ferri da golf o sci).

Gli svantaggi: quando non conviene usarla

Nonostante i tanti punti a favore, la pellicola non è sempre la scelta ideale. Per prima cosa bisogna considerare che è realizzata con plastica monouso e, una volta arrivati a destinazione, deve essere rimossa e smaltita. Negli aeroporti a volte non si trovano facilmente contenitori dedicati alla plastica, per cui molti viaggiatori si trovano a gettarla nei rifiuti comuni, con un impatto ambientale evidente. Inoltre, rimuovere più strati di pellicola appena atterrati non è sempre semplice, soprattutto quando si ha fretta o si viaggia con bambini piccoli. Conviene valutarne l’uso solo in determinate situazioni quali viaggi lunghi con più scali, bagagli particolarmente delicati, periodi di pioggia o aeroporti dove si teme che le valigie vengano trattate con poca cura.

Controlli di sicurezza e valigia incellofanata

Un dubbio comune tra chi sceglie l’avvolgimento dei bagagli riguarda cosa succede se, al momento dei controlli, il personale di sicurezza aeroportuale decide di ispezionare il contenuto della valigia. In questi casi solitamente non ci sono problemi poiché gli addetti aprono con cura la pellicola, cercando di limitare al minimo i danni allo strato protettivo. Nella maggior parte degli scali gli operatori dispongono anche di nastri adesivi speciali o sigilli dedicati con i quali richiudono la valigia dopo aver completato l’ispezione. In questo modo il bagaglio rimane protetto e riconoscibile, senza che il passeggero debba preoccuparsi di riapplicare la pellicola da solo.

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