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5 idee per viaggiare da soli e partire organizzati

Viaggiare da soli è una scelta consapevole che attira un numero sempre maggiore di persone in Italia e in Europa. In generale, si tratta di una preferenza trasversale, che unisce generazioni, gusti e motivazioni diverse ma con un obiettivo comune, ovvero scoprire il mondo (e se stessi) con occhi nuovi. Nel nostro articolo vogliamo offrirvi una panoramica su questa modalità di viaggio e tanti consigli utili su come organizzarsi se ci si sposta da soli in aereo.

Indice

Viaggiare da soli: chi è attratto dall’idea?

I giovani adulti tra i 20 e i 35 anni rappresentano la fascia d’età più coinvolta ma non sono gli unici. Tra questi, sempre più donne optano per la partenza in solitaria, attratte dalla libertà e dall’autonomia che questo tipo di esperienza garantisce. Anche molti uomini, spesso professionisti che lavorano in smart working, decidono di combinare lavoro e turismo organizzando trasferte da soli in Italia o all’estero. D’altro canto, un target che manifesta un interesse crescente per questo tipo di viaggio è quello degli over 60, pensionati o single che approfittano del tempo libero per vivere nuove avventure culturali o spirituali. Non mancano i ragazzi giovanissimi, di età tra i 14 e i 17 anni, i quali iniziano a esplorare il mondo con stage all’estero o viaggi studio.

Come si chiama chi viaggia da solo?

All’estero, in particolar modo nei Paesi anglofoni, si è diffusa una definizione dall’accezione positiva e per certi versi affascinante, ovvero “solo traveler”. Questa si riferisce proprio a chi sceglie di abbracciare l’esperienza di viaggio totalmente indipendente.

Pro e contro del viaggio in solitaria

Perché è bello viaggiare da soli? Ci sono tanti motivi, ma uno su tutti è la libertà. Non devi scendere a compromessi con nessuno, puoi scegliere tu cosa fare, quando farlo e come gestire il tuo tempo. Se vuoi visitare tre musei in una giornata o restare ore a leggere su una spiaggia, nessuno potrà protestare e condizionarti. Il viaggio in solitaria diventa così anche un’esperienza interiore poiché si impara ad ascoltarsi, a prendersi cura di se stessi, a gestire imprevisti e a migliorare la propria autonomia. Naturalmente ci sono anche degli svantaggi da considerare, soprattutto se è la prima volta. Il primo è il costo, che può essere più alto (ad esempio per le stanze singole negli alberghi o in generale per l’alloggio). Ci si può sentire soli nei momenti di difficoltà e allo stesso tempo non c’è nessuno con cui condividere alcune emozioni belle sul momento. Inoltre, serve più attenzione alla sicurezza. Con la giusta organizzazione però, questi “contro” si riducono notevolmente. L’importante è pianificare in anticipo, scegliere strutture affidabili e dotarsi di tutto ciò che può semplificare il viaggio, come prenotare un parcheggio sicuro in aeroporto o acquistare un’assicurazione.

Da che età si può viaggiare da soli in aereo?

La risposta varia in base alla compagnia. Ad esempio, Ryanair consente ai minori di volare da soli a partire dai 16 anni compiuti e chi ha tra i 12 e i 15 anni non può viaggiare da solo, nemmeno con accompagnatore. Generalmente i minori di 12 anni devono essere sempre accompagnati da un adulto. Molte compagnie offrono un servizio di accompagnamento per minori, che prevede l’affiancamento del giovane viaggiatore da parte del personale della compagnia, dal check-in fino all’arrivo. Quanto costa l’accompagnatore aereo? Il servizio ha un costo che va in media dai 30 ai 100 euro a tratta ma può variare molto.

Le destinazioni in aereo preferite da chi parte da solo

Quando si sceglie di viaggiare da soli in aereo, la destinazione fa la differenza. In molti optano per città europee facili da esplorare, accoglienti, ben servite e con una buona rete di trasporti. Negli ultimi anni, mete come Lisbona, Budapest, Amsterdam, Barcellona e Berlino sono tra le più richieste. Queste offrono un mix vincente di cultura, divertimento, buona cucina e soprattutto sicurezza. Fuori dall’Europa, le preferenze vanno verso Paesi come Thailandia, Vietnam, Messico, Canada e Australia, apprezzati per l’ospitalità e la varietà di esperienze. Anche l’Italia ha località ideali per chi viaggia da solo come Firenze, Bologna, Torino, Napoli o Palermo, perfette per un weekend culturale e gastronomico. Molti di questi viaggi iniziano da aeroporti come Fiumicino, Malpensa, Bergamo Orio al Serio o Venezia Tessera e chi parte da solo ha un’esigenza in più, cioè quella di arrivare con calma, senza stress. Ecco perché prenotare un parcheggio vicino all’aeroporto è fondamentale. Park to Fly permette di confrontare diverse soluzioni, scegliere la più adatta e risparmiare tempo prezioso grazie alla navetta gratuita.

Dove è sicuro viaggiare da soli?

Ci sono molte mete nel mondo maggiormente raccomandabili per un viaggio in solitaria, come:

  • l’Islanda, coi suoi paesaggi mozzafiato, la gente accogliente e la criminalità quasi assente;
  • il Giappone, dove troverai ordine, rispetto e infrastrutture impeccabili;
  • il Portogallo, col suo clima mite, i costi contenuti e la grande ospitalità;
  • il Canada, caratterizzato da natura immensa, città sicure e multilinguismo;
  • l’Austria, per la qualità della vita elevata e i centri urbani tranquilli.

L’importante è usare il buon senso, non esporsi inutilmente, evitare zone isolate la sera, prendere mezzi affidabili e prenotare alloggi sicuri.

5 idee utili per organizzare un viaggio da soli

Organizzarsi non è difficile ma servono metodo e attenzione. Ecco cinque idee concrete per partire con il piede giusto.

  1. Prepara un itinerario ma resta flessibile. Pianificare è utile per evitare perdite di tempo ma lascia anche spazio all’improvvisazione. Può capitare di scoprire un evento locale o conoscere altri viaggiatori che cambiano il tuo programma in meglio!
  2. A proposito di eventi locali: puoi usare app come Meetup o Eventbrite per trovare workshop, tour a piedi o serate di scambio linguistico in città: è un modo rapido per entrare in contatto con gente del posto e altri solo traveler.
  3. Viaggia leggero e smart. Evita valigie ingombranti e prediligi uno zaino da viaggio o un trolley compatto che ti permetta di muoverti facilmente. Porta solo il necessario come vestiti versatili, documenti e dispositivi con caricatori portatili. Considera di provare, nei paesi dove è disponibile come ad esempio il Giappone, il servizio di spedizione del bagaglio direttamente alla tua prossima destinazione.
  4. Scegli alloggi “social” e sicuri. Ostelli, B&B e guesthouse con spazi comuni sono perfetti per conoscere nuove persone ma verifica sempre le recensioni e assicurati che l’alloggio sia in una zona ben collegata e tranquilla.
  5. Mantieni i contatti. Anche se ami l’indipendenza, tieni informati amici o familiari sui tuoi spostamenti. Condividi la posizione con una persona fidata, tieni il telefono sempre carico e programma un momento ogni paio di giorni per far sapere come procede il viaggio.

Consiglio bonus: crea una “mini-guida” personalizzata

Prima di partire, salva offline mappe, traduzioni chiave e contatti d’emergenza (ambasciata, numeri locali). Un file PDF sullo smartphone o una piccola agenda cartacea possono diventare il tuo kit di sopravvivenza anti-imprevisti. Annota anche qualche curiosità culturale sul luogo - un’usanza, un piatto tipico, una parola del dialetto - ti aiuterà a rompere il ghiaccio con i locali. E non dimenticare di scaricare qualche app per le traduzioni simultanee: ti sarà utilissima se non parli la lingua del posto.

Una pianificazione essenziale: il parcheggio giusto

Prenota un parcheggio sicuro in aeroporto. Se parti con la tua auto, non affidarti al caso. Su Park to Fly puoi confrontare offerte, scegliere parcheggi custoditi, coperti o scoperti e contare sempre sul servizio navetta per l’aeroporto. Una comodità extra, soprattutto se nessuno può accompagnarti al Terminal. Partire con il posto auto già prenotato è un piccolo gesto che regala grande serenità prima di ogni volo.

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